O tu che ai piedi del colle ragazzo dell'Appennino
deflori non deflorato castagne che nessuno vuole
sprigionando dall'ombra delle faville di rosa
che svelano un attimo il mio volto segregato
a quale festino di dei laziali o a quali esequie
di eroe a quali montagne d'ametista e fumi lontani
ti sottraesti per accuciarti qui dove il mio viaggio
ha una sosta il mio sudore un ristoro nell'aria della sera ?
Attilio Bertolucci Viaggio d'inverno Garzanti Editore
deflori non deflorato castagne che nessuno vuole
sprigionando dall'ombra delle faville di rosa
che svelano un attimo il mio volto segregato
a quale festino di dei laziali o a quali esequie
di eroe a quali montagne d'ametista e fumi lontani
ti sottraesti per accuciarti qui dove il mio viaggio
ha una sosta il mio sudore un ristoro nell'aria della sera ?
Attilio Bertolucci Viaggio d'inverno Garzanti Editore
déflores non défloré ces châtaignes dont personne ne veut
libérant de l'ombre des étincelles de rose
qui révèlent un instant mon visage isolé
à quel festin des dieux du Latium à quelles funérailles
de héros à quelles montagnes d'améthystes et fumées lointaines
t'es-tu soustrait pour te nicher ici où mon voyage
Images : en haut, Nicolas Poussin Paysage avec les funérailles de Phocion (1648)
en bas, Nicolas Poussin Paysage avec les cendres de Phocion (1648)
au centre, grazie agli amici di Legambiente Parma (Site Flickr)
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